Scadenze fiscali di marzo 2022: le date da ricordare

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Nell’approfondimento di oggi è presente una panoramica delle principali date da segnare sul calendario per non dimenticare alcun adempimento fiscale. Dalla Certificazione Unica al saldo IVA, passando per l’invio dei dati relativi. Ecco le scadenze fiscali del mese di marzo.

Quali date segnare sul calendario per le scadenze fiscali di marzo

Nuove e importanti scadenze fiscali da rispettare per il mese di marzo 2022. Tra le principali scadenze del mese abbiamo la CU, ossia l’invio della Certificazione Unica. Ecco tutte le date da segnare e gli appuntamenti fiscali da non dimenticare.

15 marzo: comunicazioni e adempimenti contabili

Al 15 del mese è fissata la comunicazione dei dati sul canone TV addebitabile e accreditabile nelle fatture delle imprese elettriche, riferite al mese precedente.

Per i soggetti IVA si prevede l’emissione e la registrazione delle fatture differite su beni consegnati nel mese solare precedente e risultanti da documenti di trasporto.

Le ADS, Pro-loco e ulteriori associazioni devono segnare l’ammontare dei corrispettivi e di qualsiasi provento conseguito nelle attività commerciali.

Gli esercenti del commercio al minuto devono registrare le operazioni per le quali hanno rilasciato lo scontrino o ricevuta fiscale nel mese solare precedente.

16 marzo

Il 16 marzo è la data più importante del mese per gli adempimenti. Tra questi abbiamo l’imposta sui trattenimenti, la Tobin Tax sugli strumenti finanziari e similari e l’imposta sostitutiva riguardo alle ritenute di acconto del mese precedente.

Inoltre, in riferimento all’IVA, si ricorda il versamento della stessa:

  • riferita al mese precedente tramite F24;
  • da parte di coloro che vendono beni tecnologici a distanza;
  • per gli enti pubblici con tesoreria unica;
  • per la scissione dei pagamenti;
  • saldo IVA 2022 in riferimento ad enti pubblici con tesoreria unica.

Sempre il 16 marzo avviene la consegna, agli interessati, della Certificazione Unica. Questo documento contiene dati fiscali e previdenziali sulle certificazioni da lavoro dipendente, assimilati e assistenza fiscale e alle certificazioni lavoro autonomo.

In questa data, poi, c’è anche la scadenza del saldo IVA. Entro il 16 marzo 2022, in conclusione, le società di capitali egli enti commerciali devono versare la tassa annuale per la vidimazione dei libri sociali. Tali società, inoltre, devono versare la tassa annuale di concessione governativa per la numerazione e bollatura dei libri e registri sociali per lo stesso anno.

18 marzo

Il 18 marzo è l’ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati in misura insufficiente entro il 16 febbraio 2022.

Si prevede, inoltre, una maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta a un decimo del minimo (ravvedimento breve).

21 marzo e 25 marzo

Nella data del 21 marzo sono previste: la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi al canone TV addebitato, accreditato, riscosso e riversato; l’opposizione all’utilizzazione dei dati delle erogazioni liberali effettuate nell’anno precedete per elaborare la dichiarazione dei redditi pre-compilata.

Al 25 marzo, invece, si fissa la presentazione degli elenchi riepilogativi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese nel mese precedente nei confronti di soggetti UE.

31 marzo

Il 31 marzo si prevede il versamento dell’imposta sui premi accessori da parte delle imprese di assicurazione, per febbraio 2022, e di conguagli di gennaio 2022. La procedura avviene tramite modello F24, e sono coinvolte società di capitali, Spa, Srl, Cooperative, Sapa, enti pubblici o privati diversi.

In conclusione, scade la presentazione dell’INTRA per enti non commerciali e agricoltori esonerati. Oltre a questa, scadono anche le comunicazioni all’Agenzia dell’annullamento dei dati del canone TV nelle fatture emesse da imprese elettriche.

Cos’è e come si richiede la Visura Ipotecaria

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Quando si parla di visura ipotecaria si fa riferimento a un documento utile per l’identificazione dell’intestatario di un immobile, fabbricato o terreno. Tale visura permette, inoltre, di scoprire se sul suddetto immobile sono presenti carichi pendenti, ipoteche o esecuzioni da parte di creditori.

Di seguito si traccerà una guida utile a comprendere cosa sia, a cosa serva e come si richieda.

Cos’è la visura ipotecaria

La visura ipotecaria,chiamata anche visura ipocatastale o accertamento immobiliare, è un’attività di ricerca che permette di ottenere un documento che determina se se un soggetto, persona fisica o persona giuridica, risulta intestatario di beni immobili attraverso la verifica delle trascrizioni a favore e delle trascrizioni contro tale soggetto. La visura ipotecaria identifica, inoltre, la presenza di gravami sugli immobili, quali ipoteche, legali, giudiziali o volontarie, e citazioni.

A cosa serve

Una visura ipotecaria solitamente si dimostra utile durante le trattative preliminari di compravendita di un immobile. Di solito questo accade qualora sia necessario avere atti notarili relativi a un bene immobile o in caso di azioni di recupero crediti e di individuazione di gravami.

Per poter richiedere tale visura sono necessari i seguenti documenti e dati:

  • tipologia dell’immobile;
  • provincia e comune
  • foglio e particella;
  • nome, cognome e Codice Fiscale, se la ricerca si basa sul soggetto intestatario dell’immobile;
  • ragione sociale, Codice Fiscale o Partiva Iva, se la ricerca si basa sulla società.

Come leggerla

Le prime informazioni fornite sono data e ora della richiesta e l’indicazione della Conservatoria presso la quale è stata svolta l’ispezione. Sono poi riportati in ordine i seguenti dati:

  • la tipologia di richiesta, ovvero per immobile, denominazione o dati anagrafici;
  • i dati della richiesta
  • la situazione aggiornamento, ovvero il periodo di informatizzazione, di recupero o di parziale recupero della Conservatoria di riferimento;
  • l’elenco degli omonimi, in quanto potrebbero esserci più omonimi o posizioni;
  • l’elenco cronologico delle formalità.

Come richiedere una visura ipotecaria online

Tramite il servizio offerto da registrovisure.it è possibile richiedere e ottenere immediatamente una visura ipotecaria specificando se viene richiesta da un’impresa, società, libero professionista oppure ditta individuale, aderendo quindi al Codice del Consumo rivolto ai professionisti. Il servizio di registrovisure.it non è disponibile per privati. 

Registro Visure consente, inoltre, ai propri clienti di sottoscrivere un abbonamento mensile che mette disposizione 100 crediti mensili, da utilizzare per richiedere documenti ad un prezzo molto basso. Tramite questo abbonamento si può ottenere una visura ipotecaria a prezzo ridotto.

Visura camerale: cosa è e come richiederla online

visura camerale

La visura camerale è un documento che contiene aspetti legali e anagrafici di un’impresa. Si tratta di un documento ufficiale rilasciato dalla Camera di Commercio iscritta al Registro Imprese.

Cos’è la visura camerale

La visura camerale è il documento che fornisce informazioni su qualunque impresa italiana, individuale o collettiva, iscritta al Registro delle Imprese tenuto dalle Camera di Commercio, dell’Industria, Artigianato ed agricoltura (presente in ogni provincia italiana).

Dalla visura camerale sono dunque desumibili informazioni legali, amministrative ed economiche di tale impresa.

Il documento, infatti, è suddiviso in sezioni contenenti informazioni da statuto e atto costitutivo, capitale e strumenti finanziari, soci e titolari di diritti su azioni e quote, amministratori, attività, albi, ruoli e licenze, sede ed unità locali.

Visura camerale ordinaria e storica

Come nel caso della visura catastale, anche la v. camerale è divisibile in una tipologia definita ordinaria e una storica. La visura camercale ordinaria continene le principali informazioni su un’azienda, come:

  • i dati anagrafici;
  • partita IVA;
  • la data di costituzione;
  • natura giuridica;
  • codice REA;
  • e-mail certificata;
  • stato dell’attività;
  • capitale sociale;
  • numero di dipendenti;
  • partecipazioni in altre società;
  • amministratori, soci e loro cariche;

La visura camerale storia contiene, invece, la storia delle modifiche subite dalla società fino al momento in cui è stata richiesta la visura. Riporta dunque tutte le iscrizioni e i depositi degli atti nel Registro Imprese avvenuti dal momento della costituzione societaria.

Come richiederla online

Tramite il servizio offerto da registrovisure.it è possibile richiedere e ottenere immediatamente una visura camerale ordinaria o una visura camerale storica specificando se viene richiesta da un’impresa, società, libero professionista oppure ditta individuale, aderendo quindi al Codice del Consumo rivolto ai professionisti. Il servizio di registrovisure.it non è disponibile per privati. 

Registro Visure consente inoltre ai propri clienti di sottoscrivere un abbonamento mensile che mette disposizione 100 crediti mensili, da utilizzare per richiedere documenti ad un prezzo molto basso. Tramite questo abbonamento si può ottenere una visura ordinaria o una visura storica a prezzo ridotto.