Le novità fiscali del 2022

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Il nuovo anno porta con sé novità sul fronte fiscale. Prima tra tutte la proroga dell’obbligo di fatturazione elettronica, il divieto di e-fattura per le prestazioni sanitarie e lo slittamento dell’entrata in vigore dei nuovi tipidocumento per l’esterometro. Ecco le novità fiscali del 2022.

Aria di novità fiscali per il nuovo anno

L’arrivo del 2022 è sinonimo di novità fiscali. Prima tra tutte l’approvazione della proroga al 31 dicembre 2024 dell’autorizzazione UE all’Italia per l’obbligo di fattura elettronica, che ora viene estesa anche a coloro che usufruiscono del regime forfettario.

Al 1° luglio 2022 slitta, invece, l’utilizzo esclusivo dei nuovi tipidocumento per le operazioni con l’estero. Si estende inoltre il divieto di e-fattura per prestazioni sanitarie sino al termine del 2022.

Fattura elettronica sino al 2024: la proroga

Destinata a scadere il 31 dicembre di questo anno, è arrivata dall’UE la proroga sino al 2024 relativa all’obbligo della fattura elettronica, o e-fattura.

L’obiettivo primario di tale provvedimento era rendere obbligatoria la fatturazione elettronica per tutti i soggetti passivi stabiliti sul territorio italiano. Le norme dettano sì il principio della piena parità di trattamento tra fattura in formato cartaceo e quella in formato elettronico; ma richiedono l’accettazione del destinatario per ricevere una fattura elettronica.

Già da marzo 2021 l’estensione di tale obbligo ai soggetti passivi che si avvalgono della franchigia per le piccole imprese, includendo tutti i contribuenti sino ad allora esonerati.

Il via libera decisivo è arrivato lo scorso 3 dicembre con il  prot. nr. 14010/21: si è in attesa degli ultimi passaggi formali, con presentazione e approvazione in uno dei prossimi Consigli UE e successiva pubblicazione in GUCE.

La proroga risiede nell’efficacia effettiva che l’attuazione del sistema di fatturazione elettronico ha portato con sé. La lotta all’evasione e alla frode fiscale è stata incrementata, riducendo anche i costi amministrativi per le imprese.

L’estensione dell’ambito di applicazione della misura speciale ai soggetti forfetari sarebbe peraltro in grado di potenziare la capacità dell’Agenzia delle entrate di lottare contro la frode e l’evasione dell’imposta sul valore aggiunto (IVA), fornendo un quadro completo delle fatture emesse da tutti i soggetti passivi.

Esterometro, cosa cambia

In sede di conversione in legge del decreto fisco-lavoro n. 146/2021 l’abolizione dell’esterometro slitta al primo luglio 2022. Si tratta della comunicazione telematica dei dati relativi alle cessione di beni e prestazioni di servizi trasfrontaliere. I soggetti passivi trasmettono infatti telematicamente all’Agenzia delle entrate i dati relativi alle operazioni effettuate e ricevute. Tutto verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato.

Per le operazioni realizzate sino al prossimo 30 giugno 2022, si potrà continuare ad inviare i relativi dati con cadenza trimestrale entro la fine del mese successivo al trimestre di riferimento. Dal primo luglio 2022 occorrerà invece obbligatoriamente utilizzare il sistema di interscambio trasmettendo al fisco i tracciati xml di integrazione o di autofattura con i tipidocumento appositamente individuati per integrazioni o autofatture.

Prestazioni sanitarie

La conversione del decreto-legge contiene infine l’estensione del divieto di fatturazione elettronica per tutti i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria. Le prestazioni sanitarie rese nei confronti di persone fisiche dovranno essere documentate emettendo esclusivamente fatture in formato cartaceo.