Dalle ultime notizia pare che il credito Irpef verrà cancellato solamente de facto, questo consentirà l’erogazione di un bonus di 100 euro in busta paga sotto forma di detrazione. Ecco a cosa cambia con la riforma Irpef.
La riforma Irpef
La riforma dell’Irpef è stata ufficialmente approvata nei giorni scorsi, in seguito a un aspro confronto in Consiglio dei Ministri tra le forze politiche. Contestualmente si è parlato del bonus da 100 euro in busta paga che, tecnicamente, doveva essere riassorbito dalle detrazioni fiscali.
Nella pratica non è parso essere così, tanto che gli esponenti della maggioranza tentano di far chiarezza per i contribuenti.
È bene ricordare, in primis, che il bonus è stato introdotto inizialmente nel 2016, dal premier dell’epoca, Matteo Renzi. Inizialmente aveva un importo di 80 euro, raggiungendo poi 100 euro con il secondo esecutivo di Giuseppe Conte.
Dalle ultime notizie, pare che il credito Irpef non sarà cancellato, come si credeva. Nella sostanza, il credito Irpef verrà inglobato dal nuovo disegno di aliquota e verrà erogato anche nel 2022, questa volta come detrazione fiscale.
Cosa cambia oggi
Con la trasformazione dell’Irpef in detrazione fiscali, come afferma Luigi Marattin, deputato di Italia Viva e presidente della commissione Finanze della Camera, oltre a ottenere una semplificazione del sistema, trasformare il bonus in detrazione eviterebbe di creare “salti di aliquota marginale effettiva”. Luigi Marattin prosegue affermando “un bonus può sempre essere cancellato con un tratto di penna, con una detrazione strutturale unica, essendo ‘incastrata’ nel sistema fiscale, è un po’ più difficile”. Con la riforma si definirebbe “il passaggio formale da erogazione diretta a detrazione fiscale”.
Tale sostituzione implica un risparmio nelle casse erariali. Il tutto calcolato a una cifra pari a 16 miliardi di euro. Queste risorse risparmiate dovrebbero andare ad aumentare le detrazioni da lavoro dipendente. Ad oggi, tuttavia, non vi è certezza.
L’erogazione come detrazione
Come detto, il credito Irpef sarà erogato come detrazione. Da quanto si apprende dal governo la riforma delle detrazioni andrà a vantaggio delle fasce medio-basse.
Di pari importanza è il raggiungimento dell’accordo politico sugli scaglioni dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Questi scendono da 5 a 4, come le aliquote. La fascia di reddito più bassa, fino a 15 mila euro, resta invariata al 23%, quella 15-28 mila scende dal 27% al 25%, quella 28-50 mila va dal 38% al 35%, mentre oltre i 50 mila euro annui si passa direttamente al 43%. Viene cancellata, quindi, l’aliquota del 41%.