Fondo per attività chiuse o sospese: il decreto sostegni Ter

attività chiuse

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.21 del 27 gennaio 2022 il Decreto Legge n.4 noto come Decreto Sostegni Ter. In particolare, nel primo articolo, sono previste norme a beneficio per tutte le attività chiuse o sospese a causa della pandemia. Si fa riferimento a discoteche, sale da ballo, night-club etc.

20 milioni per le attività chiuse o sospese

Il fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse è stato rifinanziato con un importo di 20 milioni per l’anno 2022. Questi sono destinate alle attività che alla data del 27 gennaio (data di entrata in vigore del decreto) sono chiuse in conseguenza delle misure di prevenzione. Queste sono adottate ai sensi dell’articolo 6, comma2, del decreto-legge 24 dicembre 2021, n.221.

Per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, per tutti li aventi domicilio fiscale, sede legale o operativa nel territorio dello Stato, le cui attività sono sospese o vietate sino al 31 gennaio 2022 sono sospesi:

  • termini relativi ai versamenti delle ritenute alla fone e delle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale nel mese di gennaio 2022;
  • termini dei versamenti relativi all’imposta sul valore aggiunto in scadenza del mese di gennaio.

I versamenti sospesi sono effettuati in un’unica soluzione entro il 16 settembre 2022. Inoltre, quanto già versato, non si mostra rimborsabile.

Misure per il commercio al dettaglio

Il settore del commercio è destinatario, anch’esso, di specifiche agevolazioni.

In primo luogo, tramite l’articolo 2, si riconosce un contributo a fondo perduto a favore delle imprese di commercio al dettaglio, con i seguenti codici ATECO: 2007: 47.19, 47.30, 47.43, 47.5 e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99.

Il contributo spetta esclusivamente alle imprese con un ammontare di ricavi riferito al 2019 non superiore a 2 milioni di euro, che hanno subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019.

L’ammontare del contributo a fondo perduto è così determinato:

  • in misura pari all’importo ottenuto;
  • si una percentuale pari alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2021 e l’ammontare medio mensile dei medesimi ricavi riferiti al periodo d’imposta.

Al fine di ottenere il contributo a fondo perduto, le imprese dovranno presentare, esclusivamente in via telematica, un’istanza al Ministero dello Sviluppo economico, nei termini e secondo le modalità che saranno definiti da un provvedimento dello stesso Ministero.

Nel caso in cui le risorse stanziate non siano sufficienti il Ministero dello sviluppo economico provvederà a ridurre in modo proporzionale il contributo. Ciò avviene sulla base dei fondi disponibili e del numero di domande ammissibili pervenute, tenendo conto delle diverse fasce di ricavi.